Online da oggi il sito internet www.pfuzero.ecotyre.it interamente dedicato a PFU Zero, il nuovo progetto targato EcoTyre. L’iniziativa nasce per individuare gli Pneumatici Fuori Uso (PFU) abbandonati in Italia, riunire e sistematizzare le attività di raccolta straordinaria del Consorzio e sensibilizzare i cittadini sulla corretta gestione di questi rifiuti.
Per la prima volta un progetto di questo genere si propone di intervenire in modo organico su tutto il territorio nazionale, coinvolgendo enti locali e associazioni e per questo ha ottenuto il patrocinio del Ministero dell’Ambiente. PFU Zero si affianca alle attività ordinarie di raccolta che il Consorzio svolge – per conto dei propri 360 soci – presso i gommisti e le officine meccaniche.
I risultati ottenuti finora
Già a oggi EcoTyre ha svolto decine di questi interventi che hanno permesso di avviare al corretto recupero quasi un milione di pneumatici. Degni di nota la raccolta straordinaria in un capannone abbandonato di Fiorenzuola d’Arda (PC) in cui EcoTyre ha raccolto gratuitamente 500.000 pneumatici, quella in corso a Ghislarengo (VC) per 40.000 pneumatici e la partecipazione a Puliamo il Mondo di Legambiente e al Progetto PFU Zero nelle Isole Minori con Marevivo in cui si sono create importanti iniziative di sensibilizzazione di adulti e bambini.
Come funziona il Progetto
PFU Zero si rivolge a enti locali, associazioni e cittadini che potranno segnalare a EcoTyre situazioni di abbandono di PFU; questo consentirà di creare una vera e propria mappatura di quelli che si chiamano stock storici ossia i depositi di PFU generati prima dell’entrata in vigore dell’attuale normativa in materia. La mappatura sarà condivisa con il Ministero e gli altri operatori di settore per facilitare i successivi interventi di bonifica. Da parte sua EcoTyre si rende disponibile, grazie a uno stanziamento economico dedicato, a intervenire su situazioni specifiche, affiancando attività di raccolta straordinaria completamente gratuite per le municipalità a iniziative di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza e svolte in collaborazione con associazioni ambientaliste.
Hanno dichiarato
“PFU Zero – ha detto Enrico Ambrogio, Presidente di EcoTyre – combina la nostra esperienza in fatto di gestione degli PFU con la volontà di contribuire a risolvere un problema residuale per il nostro paese. Sappiamo tutti che ci sono depositi abbandonati ma per intervenire la prima esigenza è individuarli. PFU Zero nasce proprio per questo, per consentirci di avere un quadro chiaro di queste situazioni, di condividerle con il Ministero e partire con una serie di interventi di raccolta e sensibilizzazione a costo zero per le amministrazioni”.