EcoTyre: ancora più impegno per PFU Zero

EcoTyre: ancora più impegno per PFU Zero

E’ ancora una volta Ecomondo l’occasione per fare il punto su PFU Zero, il progetto di EcoTyre per la mappatura dei depositi abbandonati di Pneumatici Fuori Uso (PFU). L’iniziativa patrocinata dal Ministero dell’Ambiente ha l’obiettivo di individuare situazioni di abbandono di PFU, attraverso le segnalazioni di enti locali, associazioni e cittadini.

Come illustrato al sottosegretario all’Ambiente Barbara Degani, presente all’evento, PFU Zero ha già permesso di raccogliere oltre un milione di pneumatici attraverso più di 60 interventi in 11 Regioni italiane: il Piemonte con 32 operazioni è stata la regione più coinvolta nell’iniziativa, seguono poi la Sicilia (7) e la Campania (4). Gli interventi eseguiti da EcoTyre nell’ambito del progetto sono svolti in modalità totalmente gratuita e senza alcun costo per le Amministrazioni locali. È possibile segnalare un deposito abbandonato di PFU, collegandosi al sito internet dedicato (www.pfuzero.ecotyre.it): EcoTyre valuta ogni segnalazione, coordinandosi con gli enti locali per gli interventi di raccolta.

A queste operazioni sono spesso affiancate attività di sensibilizzazione ed educazione ambientale grazie alle collaborazioni attivate da EcoTyre con le maggiori associazioni ambientaliste. La prima partnership è stata quella con Legambiente per ‘Puliamo il Mondo’, manifestazione che coinvolge ogni anno volontari in decine di raccolte straordinarie di PFU su tutto il territorio nazionale. EcoTyre ha offerto il proprio supporto nel ritiro e avvio a recupero degli pneumatici raccolti durante l’iniziativa di Legambiente. Dalla collaborazione con l’associazione Marevivo è nato invece ‘PFU Zero nelle Isole Minori’. Il progetto prevede il recupero a terra e sui fondali marini degli PFU abbandonati presso le isole minori del nostro Paese. L’iniziativa, che ha all’attivo due edizioni, ha coinvolto complessivamente 15 isole (Ponza, La Maddalena, Ischia, Vulcano, Panarea, Salina, Stromboli, Lipari, Giglio, Tremiti, Capri, Lampedusa, Favignana, Procida e Ventotene).

PFU Zero assicura non solo il ritiro degli pneumatici abbandonati, ma anche l’avvio degli stessi al corretto recupero. Gli PFU, infatti, rappresentano una vera e propria risorsa perché possono essere recuperati al 100%. La maggior parte degli pneumatici raccolti viene triturata per produrre il “granulato di gomma”, un materiale di riciclo che può essere riutilizzato in una molteplicità di forme: nei sottofondi stradali, nel rivestimento di piste di atletica, di aree gioco per bambini e molto altro. La restante parte è, invece, destinata al recupero energetico.

“Anche quest’anno – afferma Barbara Degani, Sottosegretario all’Ambiente ho avuto la possibilità di verificare i numeri sempre più alti del programma PFU Zero di EcoTyre. Si tratta di una buona pratica, di un esempio concreto delle potenzialità dell’economia circolare e soprattutto una forte azione di educazione ambientale. Il rifiuto, anche quello più particolare come il Pneumatico Fuori Uso, è una risorsa e questo progetto con i suoi risultati lo dimostra. Per questo il Ministero dell’Ambiente è stato convinto a dare il patrocinio ed è motivato a continuare e a valorizzare l’impegno di realtà come EcoTyre”.

Siamo orgogliosi – spiega Enrico Ambrogio, Presidente di EcoTyredei risultati conseguiti con ‘PFU Zero’. L’impegno di EcoTyre in favore dell’ambiente si rafforza ogni anno di più. Il nostro progetto ci ha permesso di intervenire in molte aree del Paese, riscontrando sempre una proficua collaborazione con Istituzioni e mondo dell’associazionismo. Siamo consapevoli che non ci si possa limitare alla semplice raccolta: proprio per questo diviene fondamentale promuovere attività di sensibilizzazione rivolte ai cittadini e con ‘PFU Zero’ siamo impegnati anche in tal senso”.