Nell’ambito della settimana europea Let’s Clean Up Europe contro il littering, l’abbandono dei rifiuti in natura, sono stati ripuliti dagli Pneumatici Fuori Uso i fondali del porto di Porto Ercole, in provincia di Grosseto, dall’Associazione Marevivo e dal Consorzio EcoTyre. Sono stati circa 150 i pezzi raccolti, che saranno condotti al riciclo. Hanno partecipato tra gli altri: Carmen Parisio Di Penta, Direttore Generale di Marevivo, Enrico Ambrogio, Presidente di EcoTyre, Francesco Amendola, Maresciallo dell’Ufficio Locale Marittimo – Guardia Costiera di Porto Ercole, e Michele Lubrano, Assessore all’Ambiente del Comune di Monte Argentario.
Nonostante il maltempo, la giornata all’insegna del rispetto per il mare è andata a buon fine e il porto di Porto Ercole è stato ripulito. Sono stati circa 150 gli Pneumatici Fuori Uso raccolti dalla divisione sub di Marevivo e dalla squadra di sommozzatori locali – composta da Pierpaolo Sabatini, Vittorio Chiodo, Emilio Antongini, Loffredo Euro, Graziano Iosia – e dei centri diving “Consorzio Sub Argentario” e “Argentario Scuba Point”, con la partecipazione di tutti i concessionari di aree e specchi acquei in ambito portuale.
I rifiuti, che si trovavano nelle acque del porto di Porto Ercole, sono stati caricati sul mezzo di EcoTyre, il primo Consorzio nazionale per numero di soci (oltre 400) e il secondo per quantitativi raccolti che si occupa del ritiro e del recupero degli Pneumatici Fuori Uso in tutta Italia.
I PFU sono, infatti, riciclabili al 100%: la maggior parte viene triturata generando il cosiddetto “granulato di gomma”, un materiale di riciclo riutilizzabile per diversi usi come i fondi stradali e le superfici sportive, per l’isolamento o per l’arredo urbano.
“Quella di Porto Ercole è l’ultima delle 3 operazioni di raccolta straordinaria di PFU organizzate in occasione della giornata europea Let’s Clean Up Europe – ha detto Enrico Ambrogio, Presidente di EcoTyre – dal nostro Consorzio in collaborazione con Marevivo. La prima tappa è stata realizzata con il supporto del Comune di Revello in cui sono stati raccolti oltre 2.500 PFU provenienti dal mondo agricolo; la seconda a Nisida, in provincia di Napoli, in cui abbiamo correttamente gestito circa 300 PFU che giacevano sui fondali. Queste iniziative, di cui ci facciamo promotori, sono finalizzate soprattutto a far conoscere ai cittadini come funziona la nostra filiera: gli PFU sono rifiuti che non devono essere abbandonati in natura, vanno piuttosto portati dal gommista che gratuitamente è tenuto per legge a ritirarli. Saranno, poi, organismi come il Consorzio EcoTyre a provvedere al corretto recupero degli PFU ritirati presso i gommisti stessi”.
“Sul fronte dei rifiuti abbandonati non possiamo permetterci di abbassare la guardia e per questo, per il terzo anno consecutivo, ci siamo rimessi al lavoro con Ecotyre per contrastare l’abbandono degli pneumatici fuori uso, in particolare in mare – ha detto Carmen Parisio Di Penta, Direttore generale di Marevivo – Porto Ercole è un luogo straordinario non solo in termini paesaggistici, ma soprattutto dal punto di vista della partecipazione di cittadini pronti a mobilitarsi e a lavorare per il proprio territorio. Questa esperienza ha dimostrato ancora una volta quanto sia importante, per proteggere davvero le nostre coste e il nostro mare, l’impegno di tutta la società civile”.
“Non solo pneumatici: stamattina abbiamo condotto un’iniziativa a 360° contro l’abbandono dei rifiuti. Infatti abbiamo portato via anche 20 batterie, un ciclomotore, quattro relitti di barche, un motore fuoribordo e altri pericolosi rifiuti che erano a vista. Tutto ciò è stato possibile grazie alla sinergia con Marevivo, Ecotyre e con tutti i sub e i gestori dei pontili e dello specchio acqueo locale”, ha detto Francesco Amendola, maresciallo dell’Ufficio Locale Marittimo – Guardia Costiera di Porto Ercole.